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Detección precoz del cáncer colorrectal - 16/11/13

[4-0522]  - Doi : 10.1016/S1636-5410(13)65903-6 
J. Faivre , S. Hamza
 Registre bourguignon des cancers digestifs, Inserm U 866, Université de Bourgogne, CHU Dijon, 7, boulevard Jeanne-d'Arc, 21079 Dijon cedex, France 

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Riassunto

El cáncer colorrectal, importante problema de salud pública, reúne las condiciones para justificar una detección precoz en la población general. Los resultados de los estudios controlados demuestran que la aplicación de una prueba de búsqueda de sangre oculta en heces permite reducir la mortalidad por cáncer colorrectal. La Comisión Europea recomienda realizar esta detección precoz en las poblaciones de la Unión Europea. Actualmente, nuevas pruebas inmunológicas permiten una lectura automatizada y cuantitativa que tienden a reemplazar las pruebas de primera generación, las pruebas de guayaco. Representan un importante progreso, ya que duplica la tasa de detección de los cánceres y triplica o cuadriplica la de los adenomas de alto riesgo de transformación maligna. Se recomienda la prueba de detección precoz cada 2 años a las personas de 50-74 años con riesgo medio de cáncer colorrectal. Para conseguir una reducción significativa de la mortalidad, es necesaria una participación de al menos un 50% de la población afectada. Los estudios epidemiológicos han permitido identificar personas de alto riesgo de cáncer colorrectal. Se recomienda la colonoscopia de detección precoz a los familiares de primer grado de pacientes con cáncer colorrectal o adenoma de alto riesgo de transformación maligna diagnosticado antes de los 65 años de edad o con al menos dos familiares afectados y a los pacientes con rectocolitis ulcerohemorrágica o enfermedad de Crohn extensa o con un antecedente personal de cáncer colorrectal o adenoma de alto riesgo de transformación maligna.

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Palabras clave : Cáncer colorrectal, Detección precoz, Riesgo medio, Riesgo elevado, Pruebas inmunológicas


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