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Atteintes isolées des nerfs crâniens - 27/01/15

[17-085-B-10]  - Doi : 10.1016/S0246-0378(14)46639-9 
J. Cogez  : Neurologue, praticien hospitalier, P. Branger : Interne en neurologie, L. Li : Interne en neurologie, V. de La Sayette : Neurologue, praticien hospitalier, F. Viader : Neurologue, Professeur des Universités, praticien hospitalier
 Service de neurologie, CHRU de Caen, avenue de la Côte-de-Nacre, CS 30001, 14033 Caen cedex 9, France 

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Riassunto

La liste des 12 nerfs crâniens fut établie par Soemmering en 1799 dans son traité De corporis humani fabrica ; mais il faut mettre à part les deux premières paires, nerf olfactif et nerf optique, qui ne sont pas à proprement parler des nerfs crâniens. Pendant un siècle, les études concernant les nerfs crâniens s'attachèrent à leur description et à leur systématisation. Puis une sémiologie rigoureuse de leurs atteintes s'est constituée dont le précis de Brodal résume le contenu. Cette sémiologie fut longtemps le seul moyen de localiser le siège des compressions, en dehors du tronc cérébral et des altérations nucléaires à l'intérieur de celui-ci. Les données de la pathologie ont fait connaître le fait qu'à côté des atteintes isolées, la souffrance des nerfs crâniens pouvait s'inscrire dans le vaste cadre des neuropathies périphériques diffuses. De nos jours, l'extraordinaire développement de l'imagerie cérébrale, en particulier de l'imagerie par résonance magnétique, a permis de localiser au millimètre près les processus occupant de l'espace comprimant les nerfs crâniens, et de mettre en évidence des conflits vasculonerveux pouvant expliquer des pathologies qualifiées autrefois d'essentielles. Ce chapitre décrit la sémiologie de l'atteinte isolée de chaque nerf et les principales étiologies correspondantes.

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Mots-clés : Nerfs crâniens, Mononeuropathie, Paralysie faciale, Diplopie, Sémiologie, Étiologie, Prise en charge


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