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Hypercalcémies extraparathyroïdiennes - 17/06/15

[10-012-C-10]  - Doi : 10.1016/S1155-1941(15)64258-5 
M.-C. de Vernejoul a, , P. Houillier b
a Service de rhumatologie, Hôpital Lariboisière, Université Paris Diderot, Sorbonne Paris-Cité, Paris, France 
b Service d'explorations fonctionnelles, Hôpital Georges-Pompidou, Université Paris-Descartes, Sorbonne Paris-Cité, Paris, France 

Auteur correspondant.

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Riassunto

Les hypercalcémies d'origine extraparathyroïdienne sont fréquentes. Elles peuvent être d'origine rénale, osseuse ou digestive. Les causes en sont variées, mais très largement dominées par les hypercalcémies des cancers. Le peptide apparenté à l'hormone parathyroïdienne (PTH-rP) sécrété par la tumeur cancéreuse est responsable du syndrome d'hypercalcémie humorale maligne des patients ne présentant pas de métastase osseuse. Le PTH-rP est aussi élevé dans de nombreux cancers solides s'accompagnant de métastases osseuses. L'ostéolyse maligne des métastases osseuses, seule ou associée au PTH-rP, est également responsable des hypercalcémies malignes. Enfin, de nombreuses hémopathies malignes s'accompagnent d'hypercalcémies dont les causes sont variées. Les hypercalcémies extraparathyroïdiennes non malignes sont plus rares. Elles comprennent, entre autres, des endocrinopathies, des maladies génétiques et les granulomatoses dues à une production excessive de 1,25-dihydroxyvitamine D. On insiste sur les hypercalcémies d'origine médicamenteuse dominées par les intoxications à la vitamine D. Le traitement est nécessaire si la calcémie est supérieure à 3,25 mmol/l. Il repose tout d'abord sur la réhydratation. Le type de traitement dépend bien de la cause et du mécanisme de l'hypercalcémie. Les bisphosphonates intraveineux qui diminuent la résorption osseuse permettent de faire régresser la plupart des hypercalcémies en 24 à 48 heures.

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Mots-clés : Peptide apparenté à l'hormone parathyroïdienne (PTH-rP), Cancers, Métastases, Vitamine D, Calcémie


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