Prevenzione della malattia tromboembolica in ambiente medico (non chirurgico) - 15/07/15
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Riassunto |
La profilassi della malattia tromboembolica venosa nei pazienti ricoverati per una patologia acuta grave ha utilizzato, con successo ma senza modificazione della mortalità, essenzialmente un'eparina di basso peso molecolare (EBPM) o il pentasaccaride (fondaparinux). La strategia attualmente consigliata dalle società scientifiche si basa sull'utilizzo di un punteggio di rischio tromboembolico associato a un punteggio di predizione del rischio emorragico. Un piccolo numero di situazioni cliniche (cancro, trombofilia, accidente vascolare cerebrale, lunghi viaggi, ricovero in un'unità di terapia intensiva, ecc.) è oggetto di una proposta di atteggiamento preventivo in funzione del livello di rischio. Complessivamente, malgrado importanti progressi, la tromboprofilassi nei pazienti ricoverati in ambiente medico non giunge a un consenso. Vi è la tendenza a ridurre la durata del trattamento rispetto alle strategie più antiche. La tromboprofilassi non deve essere utilizzata sistematicamente, ma deve essere decisa in funzione dei punteggi validati prospetticamente.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Aspirina, Trombofilia, Eparina di basso peso molecolare, Fondaparinux, Fattore di rischio
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