Ruolo attuale della cistectomia parziale per via aperta nella terapia dei tumori uroteliali della vescica - 30/10/09
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Riassunto |
La cistectomia parziale è un intervento probabilmente sottoutilizzato. Il rigido rispetto delle indicazioni è indispensabile: prima lesione unica di meno di 3 o 4 cm di base, situata sulla porzione mobile della vescica, senza carcinoma in situ associato e senza idronefrosi. Queste situazioni sono relativamente rare: rappresentano meno del 10% dei pazienti portatori di una lesione vescicale che infiltra il muscolo vescicale. In queste condizioni i tassi di sopravvivenza sono molto vicini a quelli ottenuti con una procedura più mutilante. Il punto principale è che la maggior parte dei pazienti conserverà la propria vescica nativa funzionale malgrado alcune recidive superficiali che si verificano in quasi il 30% di essi, che non sembrano avere un'evoluzione peggiorativa. Il modesto numero di casistiche attuali non permette di confermare il vantaggio in termini di qualità di vita, anche se esso sembra probabile rispetto alla qualità di vita ottenuta dopo una cistectomia totale. Questa opzione di trattamento dovrebbe essere proposta ogni volta sia ipotizzabile, avvertendo i pazienti dei molteplici interrogativi che persistono attualmente e, in modo particolare, dell'assenza di ampie casistiche con un follow-up prolungato, che confermino la sicurezza oncologica a lungo termine.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Vescica, Tumori transizionali, Cistectomia parziale
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