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Deficit centrali dell'udito - 01/01/02

[20-184-A-10]
Thierry Mom : Chef de clinique des Universités, assistant des Hôpitaux
Laurent Gilain : Professeur des Universités, praticien hospitalier
Service d'oto-rhino-laryngologie et de chirurgie cervicofaciale, centre hospitalier universitaire, hôpital Gabriel Montpied, BP 69, 63003 Clermont-Ferrand cedex France
Paul Avan : Professeur des Universités, praticien hospitalier
Laboratoire de biophysique sensorielle (EA 2667), faculté de médecine, 28, place Henri-Dunant, 63000 Clermont-Ferrand  France

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Articolo archiviato , inizialmente pubblicato nel trattato EMC : Otorinolaringoiatria e sostituito da un altro articolo più recente: cliccare qui per aprirlo

Riassunto

I deficit centrali dell'udito raggruppano, da una parte, le sordità centrali dovute a lesioni cortico-sottocorticali che danno luogo a quadri semeiologici noti già da molto tempo (sordità verbale, sordità corticale ed agnosia uditiva) e, dall'altra, disturbi uditivi meno marcati e di identificazione più recente, come alcuni ritardi dell'apprendimento del bambino, alcune sordità dell'adulto nelle quali vi è discordanza con le soglie uditive periferiche che risultano nei limiti della norma (obscure auditive dysfunction), e alcune presbiacusie con interessamento centrale. Queste patologie sono difficili da diagnosticare e richiedono, per essere identificate, test soggettivi ed elettrofisiologici specifici. La diagnosi di tali deficit centrali dell'udito è tuttavia importante da raggiungere per migliorare la gestione dei pazienti, in particolare dei bambini nella fase dell'apprendimento. Le eziologie sono molte e comprendono le patologie ischemiche, emorragiche, tumorali, infettive, degenerative e iatrogene (essenzialmente chirurgiche e radiochirurgiche). Alcune cause nel bambino non sono definibili «statiche», ma correlate ad una desincronizzazione della maturazione delle vie uditive. La diagnostica per immagini funzionale (risonanza magnetica funzionale, magnetoencefalografia, tomografia ad emissione di positroni) rappresenta una possibilità promettente ma di applicazione clinica ancora limitata.



Parole chiave : sordità, vie uditive centrali, ritardo del linguaggio, elettrofisiologia, esplorazioni funzionali, audiometria

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