Il cancro del colon, a causa della sua frequenza e della sua significativa mortalità, è un importante problema di salute pubblica in Francia. La sua incidenza è, attualmente, ancora in costante aumento. La carcinogenesi colorettale, che avviene principalmente secondo la sequenza polipo-adenoma-cancro, è favorita da dei fattori di rischio ambientali e genetici identificati sempre meglio. I recenti progressi hanno contribuito a stabilire un nuovo test di screening organizzato, il test immunoquantitativo, che presenta risultati migliori in termini di sensibilità, specificità e facilità di produzione rispetto al suo predecessore. La prognosi del cancro del colon varia a seconda dello stadio, che dipende dal grado di estensione locale, dalla presenza o meno di un coinvolgimento linfonodale e dalla presenza di metastasi a distanza. La chirurgia oncologica dei tumori del colon, eventualmente associata a quella delle metastasi considerate operabili, rimane l'unico trattamento potenzialmente curativo. Nel trattamento adiuvante, la chemioterapia con fluoropirimidina e oxaliplatino rilasciata per sei mesi permette di aumentare il tasso di guarigione dei cancri di stadio III e II ad “alto rischio”. Gli ultimi anni sono stati segnati da grandi progressi nel trattamento medico dei tumori, soprattutto con l'avvento delle terapie mirate. Queste ultime, associate alla chemioterapia citotossica standard, agiscono sulla neoangiogenesi o sui recettori cellulari del tumore e hanno permesso di allungare la sopravvivenza dei cancri metastatici. La scoperta di biomarcatori prognostici e l'identificazione di nuovi bersagli terapeutici dovrebbero condurre, in futuro, a gestioni ancora più personalizzate e permettere di continuare a migliorare la sopravvivenza dei pazienti.