Neurobiologia cellulare e molecolare - 29/10/10
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I progressi della neurobiologia, che utilizza, in particolare, la genetica funzionale in relazione con la produzione di modelli animali analoghi sperimentali di diverse patologie, contribuiscono ogni giorno un poco di più alla conoscenza della fisiopatologia e del funzionamento cerebrale. Senza cadere in un approccio riduzionista, che non è opportuno e che, in ogni caso, non è ammissibile, è innegabile che una migliore comprensione dei meccanismi cellulari e molecolari della comunicazione intercellulare abbia permesso recentemente di far luce su alcuni aspetti della patologia cerebrale e, perfino, di proporre soluzioni terapeutiche che, benché non siano interamente soddisfacenti, permettono comunque di migliorare lo stato di salute dei pazienti. Questo è il caso, citato a titolo esemplificativo, di alcune forme di epilessia, della malattia di Parkinson, dei disturbi ansiodepressivi e anche della malattia di Alzheimer. L'approccio ai meccanismi sinaptici deve continuare. Esso non ha la pretesa di essere esplicativo dell'insieme delle patologie neurologiche e psichiatriche, in particolare quando integrano una dimensione di sviluppo, ma costituisce una fase necessaria della comprensione, fin dal momento in cui i dati saranno avvicinati a un iter clinico rinnovato che li integra e a un approccio più globale che utilizza, per esempio, anche quelli, eccezionali, della diagnostica per immagini funzionale.
Le texte complet de cet article est disponible en PDF.Parole chiave : Neurobiologia, Sinapsi, Neurotrasmettitori, Segnalazione, Patologie degenerative, Patologie psichiatriche
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