Ipertensione endocranica - 01/01/01
Jean-Jacques Lemaire : Professeur, neurochirurgien des Hôpitaux
Service de neurochirurgie, hôpital Fontmaure, centre hospitalier universitaire de Clermont-Ferrand, 63407 Chamalières cedex France
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Résumé |
L'ipertensione endocranica (IEC) è caratterizzata dalla presenza, per un tempo prolungato, di pressione intracranica superiore a 15 mmHg.
Segni clinici rivelatori di IEC sono, innanzitutto, cefalee non responsive agli analgesici, vomito a getto e disturbi visivi (edema papillare, diplopia).
In clinica, diverse condizioni sono in grado di portare ad una IEC più o meno rapidamente progressiva e difficile da trattare: processi espansivi intracranici, gravi traumi cranioencefalici, lesioni vascolari cerebrali, idrocefalo, infezioni...
Lo scompenso di una IEC comporta fenomeni globali di natura essenzialmente ischemica, oltre a complicanze dovute ad incuneamento, vere e proprie ernie cerebrali interne, che si formano con lo stabilirsi di gradienti di pressione tra le differenti aree intracraniche.
La comparsa di una IEC deriva dall'incremento di uno o più dei tre costituenti intracranici (parenchima cerebrale, volume ematico cerebrale, liquido cerebrospinale), non o mal compensato dai meccanismi di compenso, che sono in grado di regolarizzare questa modificazione.
Le terapie sono soprattutto eziologiche, ma spesso associate a mezzi che agiscono in favore della riduzione del compartimento liquido e/o ematico (mannitolo, diuretici, barbiturici, ipocapnia indotta, drenaggio esterno del liquor).
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