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Carcinoma hepatocelular - 31/03/18

[4-0400]  - Doi : 10.1016/S1636-5410(18)89309-6 
C. Fron a, J.-F. Blanc a, b
a Service d'hépato-gastro-entérologie et d'oncologie digestive, Hôpital Haut-Lévêque, Pôle ADEN, Centre médico-chirurgical Magellan, CHU de Bordeaux, avenue Magellan, 33600 Pessac, France 
b Inserm U1053, BaRITOn, Université Victor Segalen, 146 rue Léo-Saignat, 33000 Bordeaux, France 

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Riassunto

El carcinoma hepatocelular (CHC) constituye el 85-90% de los tumores hepáticos. A escala mundial, es el sexto cáncer más frecuente en términos de incidencia, pero, debido a su mal pronóstico, presenta la segunda tasa más alta de mortalidad por cáncer. La incidencia del CHC varía según la región geográfica en correspondencia con la diferente prevalencia de los principales factores de riesgo, como los virus de las hepatitis C y B (VHC, VHB). En los países desarrollados, debido a la epidemia de obesidad y diabetes, responsables de la esteatohepatitis no alcohólica (NASH), la incidencia de CHC aumenta. Se recomienda intentar detectar precozmente el CHC mediante una ecografía hepática semestral en todos los pacientes con cirrosis. La confirmación diagnóstica se basa en el análisis histológico de un fragmento tumoral obtenido mediante biopsia. El diagnóstico no invasivo (criterios radiológicos) constituye una opción. La decisión terapéutica depende del estado general del paciente, de la extensión del tumor y del estado del hígado subyacente, que requiere de su discusión en una reunión de consenso pluridisciplinaria (RCP) « especializada ». Los tratamientos curativos son el trasplante hepático, la resección quirúrgica y la destrucción percutánea. En el estadio paliativo, los tratamientos se basan en la quimioembolización arterial y el sorafenib en los pacientes con CHC avanzado sobre una cirrosis compensada. En caso de cirrosis descompensada (aparte de la indicación de trasplante hepático) o de alteración del estado general, se recomiendan medidas para mejorar la calidad de vida. A pesar de estos tratamientos, el pronóstico del CHC sigue siendo malo, con un 4% de supervivencia a los 10 años.

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Palabras clave : Carcinoma hepatocelular (CHC), Cirrosis, Síndrome metabólico, Hepatitis vírica crónica, Trasplante hepático, Quimioembolización, Sorafenib


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