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Prévention, reconnaissance et indemnisation des maladies professionnelles en France - 01/01/98

[16-730-A-10]
Dominique Choudat : Professeur des Universités
Faculté de médecine Cochin-Port-Royal, 24, rue du faubourg Saint-Jacques, 75014  Paris  France
Charles Goulfier : Médecin-conseil chef de service
Caisse nationale de l'assurance maladie des travailleurs salariés, échelon national du service médical, 66, avenue du Maine, 75694  Paris cedex 14 France
Glenn Limido : Médecin-conseil, chef de service
Service médical de la région Ile-de-France, Caisse nationale de l'assurance maladie des travailleurs salariés, 17-19, avenue de Flandre, 75170  Paris cedex 19 France
Articolo archiviato , inizialmente pubblicato nel trattato EMC : Pathologie professionnelle et de l'environnement e sostituito da un altro articolo più recente: cliccare qui per aprirlo

Riassunto

Les maladies d'origine professionnelle sont nombreuses et variées, or elles sont souvent méconnues et sous-estimées. Elles doivent être systématiquement recherchées, car la mise en évidence d'un facteur professionnel nécessite des mesures de prévention et une réparation peut être octroyée au malade. Or le dépistage repose sur les médecins traitants et les médecins du travail, ainsi que la rédaction du certificat médical initial. En cas de suspicion de maladie professionnelle, il faut conseiller le patient sur les démarches administratives. Les procédures ultérieures, souvent complexes, doivent donc être connues ainsi que leurs conséquences, ce qui peut imposer de prendre l'avis du médecin du travail, du médecin-conseil, voire de service de pathologie professionnelle pour préserver les droits du patient.

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  • Pascal Andujar, Mélodie Leblois, Laetitia Mazzocchi

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