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Secteur de psychiatrie infantojuvénile - 31/03/08

[37-211-A-05]  - Doi : 10.1016/S0246-1072(08)45831-5 
G. Schmit  : Médecin-chef de secteur, Professeur de pédopsychiatrie, M. Bouvet : Praticien hospitalier, M.-O. Hincky : Psychologue
Service de psychothérapie de l'enfant et de l'adolescent, secteur I03 de la Marne, Hôpital Robert Debré-Centre hospitalo-universitaire, avenue du Général-Koenig, 51092 Reims cedex, France 

Auteur correspondant.

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Résumé

La sectorisation en psychiatrie infantojuvénile, définie initialement par la circulaire du 16 mars 1972, est l'élément organisateur principal d'une politique nationale de santé mentale en direction des enfants et des adolescents. Le secteur de pédopsychiatrie est un dispositif de service public, chargé d'organiser la prévention et les soins, répondant aux besoins de la population dans une aire géographique donnée. Au-delà de son aspect technique, il représente donc un projet d'intervention dans la communauté, pour la communauté, visant à réduire les phénomènes de ségrégation et de stigmatisation attachés à la pathologie mentale. Après un aperçu historique de son développement, cet article en présente les orientations théoriques et les réalisations pratiques. La politique de secteur reste-t-elle encore une réponse aux évolutions et aux enjeux actuels ? Peut-on s'en passer en restant dans la logique d'une pratique pédopsychiatrique axée sur l'accueil des demandes du plus grand nombre, sur la cohésion et la permanence des soins ?

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Mots clés : Secteur de psychiatrie infantojuvénile, Organisation du service public de psychiatrie, Théories de la pédopsychiatrie, Troubles mentaux, CMP, CATTP, Hôpital de jour, Accueil familial thérapeutique, Maison d'adolescents

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