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Électromyographie clinique - 15/07/08

[17-030-A-10]  - Doi : 10.1016/S0246-0378(08)40588-2 
P. Bouche
Service d'explorations fonctionnelles-neurologie, Hôpital de la Salpêtrière, 47, boulevard de l'Hôpital, 75651 Paris cedex 13, France 

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Résumé

L'étude électrophysiologique des nerfs et des muscles est aujourd'hui un élément indispensable de l'exploration de la pathologie neuromusculaire. Cet examen nécessite un appareillage simple qui permet de stimuler les nerfs et d'étudier les muscles. Les réponses évoquées sont recueillies à l'aide d'un amplificateur et visualisées sur un oscilloscope. Cet examen peut être aisément répété, permettant un suivi des patients, et apporte ainsi au clinicien un complément déterminant dans le diagnostic des affections neuromusculaires. L'examen habituel comprend l'étude des conductions nerveuses motrice et sensitive des nerfs et l'électromyographie de détection en utilisant une aiguille-électrode insérée dans le muscle. L'analyse des résultats permet de déterminer la nature de l'atteinte neuromusculaire : neuropathie périphérique subdivisée en mononeuropathie, mononeuropathie multiple et polyneuropathie. On peut aussi identifier le processus physiopathologique sous-jacent : neuropathie myélinique ou axonale ou encore atteinte du corps cellulaire du neurone périphérique. Il peut aussi s'agir d'un trouble de la jonction neuromusculaire ou encore d'une atteinte primitive des muscles. D'autres techniques électrophysiologiques plus sophistiquées peuvent être utilisées, mais, généralement, une bonne utilisation des techniques usuelles de routine entre les mains d'un opérateur entraîné est suffisante pour répondre aux questions posées.

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Mots clés : Mononeuropathie, Mononeuropathie multiple, Polyneuropathie

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