Innalzamento del colesterolo e/o dei trigliceridi - 23/09/08
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Riassunto |
La prevenzione delle malattie cardiovascolari si attua attraverso una gestione precoce ed efficace dei fattori di rischio, in particolare lipidici. È indispensabile stabilire una diagnosi precisa della dislipidemia per scegliere il trattamento e fissare l'obiettivo terapeutico di ciascun paziente. Anche se gli studi di prevenzione mirati a ridurre il colesterolo LDL hanno chiaramente dimostrato una riduzione della morbimortalità coronarica e della mortalità globale, si devono prendere in considerazione l'ipertrigliceridemia e l'ipo-HDL-emia, che si intrecciano con gli altri fattori di rischio. Le soglie di intervento e i valori bersaglio dipendono dal contesto clinico e dai fattori di rischio associati, la cui gestione sarà congiunta. L'intervento dietologico è il trattamento di base per tutte le dislipidemie. In caso di risultati insufficienti, sarà proposto un trattamento farmacologico. Nell'ipercolesterolemia pura e nelle dislipidemie miste predominanti sul colesterolo le statine rappresentano la classe terapeutica di riferimento, in quanto hanno dimostrato un beneficio sulla morbilità cardiovascolare. Nell'ipertrigliceridemia pura i più efficaci rimangono i fibrati. Le ragioni per trattare le dislipidemie sono oggi concrete e devono comportare la convinzione dei medici prima di quella dei loro pazienti.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Ipercolesterolemia, Ipertrigliceridemia, Dislipidemia mista, Statine, Fibrati
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