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Appareillage auditif conventionnel par voie aérienne - 08/01/10

[20-185-C-15]  - Doi : 10.1016/S0246-0351(10)41782-1 
G. Lina-Granade a, S. Gallego b, c, H. Thai-Van b, c, É. Truy a, c,
a Hospices civils de Lyon, Hôpital Édouard Herriot, Département d'ORL, de chirurgie cervico-maxillo-faciale et d'audiophonologie, place d'Arsonval, 69437 Lyon cedex 03, France 
b Hospices civils de Lyon, Hôpital Édouard Herriot, Département d'explorations fonctionnelles audiologiques et orofaciales, place d'Arsonval, 69437 Lyon cedex 03, France 
c Université de Lyon, Université Claude Bernard Lyon 1, CNRS, UMR5020 Neurosciences sensorielles, comportement, cognition, place d'Arsonval, 69437 Lyon cedex 03, France 

Auteur correspondant.

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Résumé

Les aides auditives par voie aérienne représentent l'immense majorité des prescriptions des prothèses. Il est indispensable que les médecins oto-rhino-laryngologistes aient des connaissances fondamentales et cliniques solides et actualisées concernant les divers aspects de l'appareillage auditif. Tout d'abord, il faut comprendre les répercussions neurologiques de la surdité (plasticité de privation) et de la réhabilitation audioprothétique (plasticité de réhabilitation). En effet, appareiller un déficient auditif ne se résume pas à s'intéresser à ses seules oreilles. Ensuite, le prescripteur d'un appareillage auditif doit en connaître les principes de fonctionnement, les contraintes, les possibilités et limites technologiques. Enfin, les indications et les contre-indications de l'appareillage auditif ont évolué, nécessitant une remise en question des anciennes certitudes, afin de ne pas diminuer les chances de réhabilitation de chaque patient et d'envisager à bon escient d'autres types d'audioprothèses (prothèses par voie osseuse, implants d'oreille moyenne, implants cochléaires ou implants auditifs du tronc cérébral).

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Mots clés : Perte auditive, Surdité, Aides auditives, Prothèses auditives, Conduction aérienne, Audioprothésistes


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