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Coloration de Perls - 21/05/10

[90-15-0040]  - Doi : 10.1016/S0000-0000(10)54094-4 
A. Charpentier  : Maître de conférence des Universités (Faculté libre de médecine de Lille), praticien hospitalier
Laboratoire de l'hôpital Saint-Philibert, Groupe hospitalier de l'Institut catholique de Lille, 115, rue du Grand-But, BP 249, 59462 Lomme cedex, France 

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Résumé

La coloration de Perls s'effectue sur frottis médullaires dans le cadre principal de la classification des syndromes myélodysplasiques. Cette coloration met en évidence le fer insoluble sous forme de grains bleu-vert dans le cytoplasme des érythroblastes. Les érythroblastes possédant des grains de fer cytoplasmiques sont alors appelés sidéroblastes. La lecture au microscope après coloration de Perls est délicate car les grains sont souvent peu visibles et leur dénombrement dépend en partie de l'opérateur. La coloration de Perls permet de classer les sidéroblastes en trois catégories selon le nombre de grains de fer cytoplasmiques observés : sidéroblastes de type 1 (un à cinq grains), type 2 (plus de cinq grains dispersés dans le cytoplasme), type 3 (plus de cinq grains disposés en « couronne » autour d'au moins un tiers du pourtour du noyau). La présence de plus de 15 % de sidéroblastes de type 3 en « couronne » permet d'identifier les anémies sidéroblastiques.

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Mots clés : Perls, Sidéroblaste, Sidérocyte, Fer, Couronnes, Syndrome myélodysplasique, Anémie sidéroblastique


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