Monitoraggio cardiovascolare dell'operato (esclusa la chirurgia cardiaca) - 01/01/03
Philippe Juvin : Praticien hospitalier
Département d'anesthésie et de réanimation, centre hospitalier Bichat-Claude-Bernard, 46, rue Henri-Huchard, 75018 Paris France
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Riassunto |
Il monitoraggio cardiovascolare in perioperatorio offre delle condizioni di sicurezza essenziali per la realizzazione degli atti chirurgici e/o anestesiologici. Ecco perché il monitoraggio cardiovascolare fa parte dei suggerimenti di una buona pratica clinica (Società Francese di Anestesia e di Rianimazione, 1994). La complessità del monitoraggio dipende allo stesso tempo dallo stato del paziente e dalla natura dell'intervento chirurgico. Il monitoraggio mira a scoprire e a correggere le alterazioni cardiovascolari che si sviluppano durante l'anestesia e la chirurgia e che contribuiscono alla morbilità o mortalità operatoria. In questo articolo verranno trattate le tecniche non invasive e invasive di monitoraggio cardiovascolare (elettrocardioscopia, misurazione della pressione arteriosa, cateterismo cardiaco), le informazioni ottenute con queste tecniche e le loro diverse indicazioni. Saranno anche illustrate e descritte le indicazioni delle nuove tecniche, soprattutto non invasive, come il doppler esofageo.
Parole chiave : catetere di Swan-Ganz, doppler, elettrocardioscopio, emodinamica, invasivo/non invasivo, pressione arteriosa, pressione venosa centrale, monitoraggio
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