Ipofosforemia in rianimazione - 01/01/03
Jean-Pierre Auffray : Professeur des Universités, praticien hospitalier
Département d'anesthésie et de réanimation, hôpital de Sainte-Marguerite, 270, boulevard de Sainte-Marguerite, BP 29, 13274 Marseille cedex 09 France
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Riassunto |
Il fosforo, primo anione intracellulare, svolge un ruolo essenziale nel metabolismo energetico (glicolisi e formazione dell'adenosina trifosfato), nella composizione delle strutture di membrana e nel trasporto dell'ossigeno fino ai tessuti. Mentre l'ipofosforemia è un'anomalia biologica poco frequente e in genere moderata nel paziente ricoverato, la rianimazione rappresenta una situazione dove si associano ambiente e fattori di rischio. Questa deplezione, definita profonda se l'ipofosforemia è inferiore a 0,40 mmol.l-1 può manifestarsi con disturbi neuromuscolari e cardiovascolari che richiedono una correzione rapida. L'apporto parenterale permette in questo caso la correzione dei disturbi del metabolismo energetico e delle anomalie del rilascio tissutale dell'ossigeno. Tale somministrazione va fatta tenendo sotto controllo la magnesemia, la kaliemia e la calcemia.
Parole chiave : ipofosforemia, rianimazione, 2, 3 difosfoglicerato, metabolismo energetico, ventilazione meccanica, chetoacidosi, alcoolismo
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