Presentazione podalica - 01/01/04
Dipartimento di ginecologia ed ostetricia, ospedale S.Giovanni Calibita «Fatebenefratelli», Isola Tiberina Roma Italia
Dipartimento di ginecologia ed ostetricia, ospedale S.Giovanni Calibita «Fatebenefratelli», Isola Tiberina Roma Italia
Università degli Studi di Roma «Tor Vergata», Scuola di Specializzazione in Ostetricia e Ginecologia
Riassunto |
Per presentazione podalica si intende quella in cui il feto, posto in situazione longitudinale, si confronta con il canale del parto mediante il podice, ovvero mediante l'estremità inferiore del corpo, mentre l'estremità cefalica si trova a livello del fondo uterino.
La presentazione podalica ha una frequenza variabile, nelle diverse statistiche, tra il 2,4% e il 4,9% delle nascite. La sua frequenza aumenta nei travagli prematuri e nelle gravidanza multiple.
Una corretta valutazione antepartum del rischio ostetrico della paziente, eseguita allo scopo di tutelare la salute della paziente e del nascituro, deve tener conto di un eventuale precedente parto podalico.
Il parto in presentazione podalica è soggetto con frequenza di gran lunga maggiore rispetto alla presentazione cefalica a complicanze quali il prolasso del funicolo ombelicale, difficoltà di estrazione, specialmente a livello cefalico, con eventuale ipossia ed emorragia intracranica neonatale.
Oggi è da tutti accettata la nozione che il parto vaginale in presentazione podalica sia correlato ad un indiscutibile incremento della morbilità e della mortalità neonatale.
Tale dibattito, che oppone il taglio cesareo elettivo al parto spontaneo programmato, ha trovato oggi una soluzione accettabile grazie alle fondamentali ricerche di Hannah che orientano a preferire sempre il taglio cesareo. Egli riporta una mortalità ed una morbilità perinatale notevolmente superiore nei parti podalici per via vaginale rispetto al taglio cesareo elettivo.
La descrizione che abbiamo voluto fare delle manovre di assistenza e di estrazione del feto in presentazione podalica è dovuta al fatto che nonostante le recenti ricerche definiscano in modo definitivo l'alta incidenza di gravi danni fetali, spesso imprevedibili, nell'assistenza al parto per via vaginale, ogni ginecologo deve necessariamente conoscere, dal punto di vista tecnico, queste manovre, spesso di difficile esecuzione, poiché può sempre succedere di trovarsi dinnanzi ad una gestante che si presenta in ospedale con un feto in presentazione podalica già parzialmente fuoriuscito o al piano perineale.
Oggi l'orientamento condiviso è quello di effettuare il taglio cesareo alle gestanti alla 39 settimana di gravidanza ovvero all'inizio del travaglio.
Parole chiave : Presentazione podalica, Versione podice, Estrazione podalica, Taglio cesareo
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