Rosolia e gravidanza - 01/01/06

Riassunto |
La rosolia è un'infezione che può avere conseguenze temibili per il feto quando insorge nel corso dei primi mesi di gravidanza. I principali organi che possono essere colpiti sono l'occhio, l'orecchio, il cuore e il sistema nervoso centrale. Durante la gravidanza lo screening degli anticorpi antirosolia ha lo scopo da una parte di determinare lo stato immunitario della paziente e dall'altra di fare, in caso di necessità, una diagnosi di infezione rubeolica primaria. Questa diagnosi si basa essenzialmente sull'individuazione di immunoglobuline (Ig) M specifiche ma, se è vero che non esiste infezione primaria senza IgM, è altrettanto vero che queste possono essere individuate in molteplici circostanze. La misurazione dell'avidità delle IgG può essere di aiuto nel datare l'infezione. Quando l'infezione rubeolica compare nel corso dei primi 4 mesi di gravidanza si può cercare di porre una diagnosi prenatale di infezione congenita. Questa si basa sulla messa in evidenza di IgM nel sangue fetale o sulla presenza del genoma virale nel liquido amniotico. La diagnosi postnatale di infezione congenita viene posta in modo affidabile con la messa in evidenza di IgM specifiche nel sangue del neonato. Di fatto, se i programmi di vaccinazione fossero correttamente seguiti, la rosolia congenita in Francia dovrebbe essere sradicata. In effetti, il vaccino RA 27/3 è un vaccino molto efficace che non induce effetti secondari gravi.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Rosolia, Infezione congenita, Anomalie congenite, Stato immunitario, Infezione primaria, IgM specifiche, Avidità delle IgG, Diagnosi pre/postnatale, Vaccino
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