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Incidenti con gli anestetici locali - 01/01/06

[24-000-Q-20]  - Doi : 10.1016/S1286-9341(06)45945-7 
M. Freysz  : Professeur des Universités, praticien hospitalier, chef de service, S. André : Assistant hospitalo-universitaire
Département d'anesthésie réanimation - SAMU 21, Hôpital général, centre hospitalier universitaire, 3, rue du Faubourg-Raines, BP 1519, 21033 Dijon cedex, France 

*Indirizzo per la corrispondenza.

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Riassunto

Purchè con un impiego rigoroso (dose totale, concentrazione, modalità di somministrazione), gli incidenti secondari all'uso degli anestetici locali sono rari. Gli incidenti tossici, in particolare neurologici, hanno una sintomatologia precoce stereotipata. Ne deriva la necessità di mantenere il rapporto verbale durante la somministrazione lenta dell'anestetico locale, sempre preceduta da un test in aspirazione. Il trattamento della tossicità neurologica centrale è necessario solamente in caso di crisi convulsiva. È semplice ed efficace se è applicato senza indugio. Esso consiste nel mantenimento di una sufficiente ventilazione e nel trattamento della crisi convulsiva. Gli altri incidenti (cardiotossicità, reazioni allergiche, metemoglobinemia) sono più eccezionali. La realizzazione di qualsiasi anestesia locale presuppone tuttavia un materiale d'urgenza minimo, in particolare di ventilazione, pronto all'uso.

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Parole chiave : Sovradosaggio, Tossicità, Malessere vagale, Allergia, Convulsioni


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