Fisiologia del secondamento, terza fase del parto e norme per l'assistenza - 01/01/06
, R.C. Forleo b, P. Forleo c, D. Arduini dRiassunto |
Il secondamento, terzo stadio del parto, consiste in tre fasi distinte: (a) fase latente, (b) fase di contrazione-distacco e (c) fase d'espulsione. La fase latente, molto più lunga delle altre, è quella che maggiormente condiziona la durata totale del secondamento. La separazione della placenta è un processo multifasico che inizia dal margine inferiore nelle placente anteriori e posteriori, e bipolare nelle fundiche. Essa è associata alla massima forza contrattile sviluppabile da un muscolo liscio e ai massimi livelli ematici di prostaglandine. Vengono discussi anche i principi fondamentali di assistenza al secondamento. Il miglioramento dell'esito materno conseguente ad un «management attivo», rispetto ad una condotta di attesa, è stata dimostrato da recenti studi di alto livello scientifico (evidenza di I livello). Pertanto il management attivo è fortemente raccomandato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dalla Federazione Internazionale di Ginecologia e Ostetricia (FIGO) e dalla Confederazione Internazionale delle Ostetriche (ICM) allo scopo di ridurre il rischio di emorragia postpartum in tutto il mondo.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Secondamento, Parto, Utero, Spessore Miometriale, Placenta, Fisiologia, Prostaglandine, Ossitocina, Ecografia, Doppler
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