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Zoster auricolare - 20/02/13

[20-245-A-10]  - Doi : 10.1016/S1639-870X(13)63955-0 
E. Sauvaget , P. Herman
Service ORL, Hôpital Lariboisière, 2, rue Ambroise-Paré, 75010 Paris, France 

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Articolo archiviato , inizialmente pubblicato nel trattato EMC : Otorinolaringoiatria e sostituito da un altro articolo più recente: cliccare qui per aprirlo

Riassunto

Lo zoster auricolare, chiamato anche «herpes zoster oticus», corrisponde a un'infezione da varicella-zoster virus (VZV) dell'orecchio esterno, medio e/o interno. La lesione dell'orecchio associata a una paralisi facciale corrisponde alla sindrome di Ramsay-Hunt o sindrome di Sicard. L'incidenza annuale, secondo uno studio della Mayo Clinic, sarebbe valutata pari a 130 casi/100 000. Questa sindrome è legata a una riattivazione del VZV a livello del ganglio genicolato. Sul piano clinico, lo zoster auricolare inizia con un'otalgia profonda, intensa e parossistica. Compare, quindi, un'eruzione cutanea vescicolare nella conca e nel condotto uditivo esterno. Questa eruzione precede generalmente la paralisi facciale di 24-48 ore. Tuttavia, in alcuni casi, l'eruzione può essere assente, rendendo, allora, più difficile la diagnosi di zona auricolare; questa situazione è detta «zoster sine herpete». Nel 25% circa dei casi si associa una lesione cocleare o vestibolare (sindrome di Sicard), legata all'estensione dell'infiammazione del ganglio genicolato all'orecchio interno, che interessa i gangli spirale e vestibolare. I test elettrici sono interessanti solo nelle paralisi facciali gravi, per determinare la prognosi di recupero. La risonanza magnetica (RM), non necessaria per la diagnosi, può mostrare un'assunzione di contrasto del nervo faciale intrapetroso, soprattutto a livello della sua prima porzione e del ganglio genicolato. Alcuni studi hanno mostrato un beneficio significativo di un trattamento medico con corticosteroidi, se iniziato precocemente. Al contrario, il trattamento antivirale e/o la decompressione chirurgica del nervo non hanno dimostrato alcuna efficacia. La paralisi facciale ha una prognosi meno buona della paralisi di Bell, legata a herpes simplex virus (HSV). Il recupero completo avverrebbe solo nel 16-22% dei casi, secondo gli autori, il che significa che persiste spesso una lieve paresi o che compaiono delle sincinesie.

Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.

Parole chiave : Zona auricolare, Paralisi facciale periferica, Ramsay-Hunt, Herpes zoster oticus


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  • Sviluppo dell'orecchio esterno
  • Jean-Baptiste Charrier, Martin Catala, Eréa-Noël Garabédian

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