Blocchi e infiltrazioni della parete addominale e del perineo - 02/06/14
pagine | 15 |
Iconografia | 17 |
Video | 1 |
Altro | 1 |
Riassunto |
Le tecniche di anestesia locale e locoregionale della parete addominale e del perineo consentono una gestione terapeutica multimodale del dolore postoperatorio. Combinate a tecniche chirurgiche mini-invasive, esse facilitano la convalescenza e limitano la cronicizzazione dei dolori. La sicurezza in materia di somministrazione degli anestetici locali passa per la conoscenza dei loro effetti secondari, in particolare tossici. La quantità di anestetico locale somministrata è adeguata al peso, evitando delle dosi cumulative vicine alle dosi tossiche (reiniezioni o procedura anestetica a livello di diversi siti). È raccomandato l'utilizzo di aghi a ugnatura breve. Questi blocchi, a eccezione del blocco pudendo, sono dei blocchi sensitivi comunemente denominati infiltrazioni, non accessibili alla neurostimolazione. Classicamente, un'iniezione preoperatoria unica fornisce un'eccellente analgesia postoperatoria di diverse ore. È possibile, a livello addominale, posizionare un catetere sottoaponeurotico per prolungare l'analgesia per parecchi giorni.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Infiltrazioni parietali, Blocco della parete addominale, Blocco paraombelicale, Blocco ilioinguinale, Blocco ilioipogastrico, Blocco pudendo, Blocco paracervicale, Blocco penieno, Blocco perineale posteriore
Mappa
Benvenuto su EM|consulte, il riferimento dei professionisti della salute.
L'accesso al testo integrale di questo articolo richiede un abbonamento.
Già abbonato a questo trattato ?