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Hyperplasie nodulaire focale - 29/10/14

[7-034-D-12]  - Doi : 10.1016/S1155-1976(14)59772-0 
L. Arrivé a, b, , D. Wendum a, c
a Faculté de médecine Pierre-et-Marie-Curie, Sorbonne Universités, UPMC, Université Paris 6, 75005 Paris, France 
b Service de radiologie, Hôpital Saint-Antoine, AP-HP, 184, rue du Faubourg-Saint-Antoine, 75012 Paris, France 
c Service d'anatomopathologie, Hôpital Saint-Antoine, AP-HP, 184, rue du Faubourg-Saint-Antoine, 75012 Paris, France 

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Riassunto

L'hyperplasie nodulaire focale (HNF) est une tumeur bénigne du foie fréquente pour laquelle on ne connaît pas de risque de transformation maligne et pour laquelle le risque de rupture et d'hémorragie est excessivement rare. Même si cela n'a pas été directement démontré, on considère généralement que l'HNF est une lésion qui est la conséquence d'une malformation vasculaire. La diffusion des techniques d'imagerie et l'amélioration des performances de l'échographie, du scanner et de l'imagerie par résonance magnétique (IRM) ont eu pour conséquence une découverte de plus en plus fréquente d'HNF de façon fortuite. Cette découverte fortuite constitue de très loin la première circonstance de découverte de l'HNF. Compte tenu de l'absence de risque évolutif, le seul problème que pose l'HNF est de permettre de poser le diagnostic de façon définitive. C'est le plus souvent assuré par les techniques d'imagerie médicale et principalement par l'IRM, mais la ponction biopsie hépatique doit être réalisée si l'imagerie est atypique.

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Mots-clés : Hyperplasie nodulaire focale, Tumeur bénigne du foie, Échographie, Tomodensitométrie, Imagerie par résonance magnétique, Anatomopathologie


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