Cardiopatie e gravidanza - 14/03/08
, L. Iserin bRiassunto |
La gravidanza si accompagna a modificazioni emodinamiche che si accentuano durante il parto e possono scompensare una cardiopatia preesistente. Nell'eterogeneo gruppo di cardiopatie congenite la sindrome di Eisenmenger è quella il cui rischio giustifica la controindicazione alla gravidanza, mentre le altre cardiopatie cianogene hanno una prognosi migliore. Alcune cardiopatie congenite, comprese quelle sottoposte a correzione chirurgica, richiedono una sorveglianza particolare. Le valvulopatie stenosanti sono mal tollerate, in particolare la stenosi mitralica. Si deve eseguire una dilatazione mitralica percutanea in corso di gravidanza quando la stenosi mitralica serrata resta sintomatica nonostante la terapia medica. La prognosi della malattia di Marfan è condizionata dal diametro dell'aorta toracica ascendente. Le cardiomiopatie sono più rare, ma gravate da una mortalità elevata in caso di cardiomiopatia dilatativa. La cardiomiopatia del peripartum sembra essere un'entità specifica della gravidanza per la relazione cronologica con questa. Le coronaropatie sono rare nella donna giovane. La prognosi dei disturbi del ritmo dipende prima di tutto dall'esistenza di una cardiopatia coesistente. I problemi posti dalle cardiopatie in caso di gravidanza rappresentano dunque un insieme di situazioni molto diverse, che richiedono una gestione multidisciplinare in tutti gli stadi, iniziando da prima della gravidanza per proseguire nel postpartum. Le modalità del parto devono essere discusse e pianificate tenendo conto del tipo di cardiopatia e della sua tolleranza alla fine della gravidanza.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Gravidanza, Parto, Cardiopatie congenite, Valvulopatie, Cardiomiopatie, Disturbi del ritmo
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