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Malattia a corpi di Lewy - 24/07/20

[17-057-A-40]  - Doi : 10.1016/S1634-7072(20)44006-1 
P. Krolak-Salmon a, b
a Centre mémoire-ressources-recherche de Lyon, Institut du vieillissement, Hôpital des Charpennes, Hospices civils de Lyon, Université Claude-Bernard Lyon-1, 27, rue Gabriel-Péri, 69100 Villeurbanne, France 
b Centre des neurosciences de Lyon, Inserm U 1048, CNRS UMR 5292, Lyon, France 

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Riassunto

La malattia a corpi di Lewy è stata descritta per la prima volta nel 1984 come una demenza neurodegenerativa associata, sul piano neuropatologico, a corpi di Lewy osservati principalmente nella sostanza nera della via nigrostriatale, come nella malattia di Parkinson, ma anche nelle regioni corticali. Le alterazioni neuropsicologiche che possono essere osservate nella fase del disturbo neurocognitivo (DNC) lieve, ben prima dello stadio del DNC maggiore, come descritto dal DSM-5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders-5), sono caratterizzate da una sindrome disesecutiva con ripercussioni sulle capacità di memorizzazione e da una riduzione delle prestazioni visuospaziali. Sono classicamente associati disturbi del sonno paradosso, che spesso precedono i disturbi cognitivi, allucinazioni visive precoci, una sindrome parkinsoniana, fluttuazioni motorie e cognitive, una disautonomia e un'ipersensibilità ai neurolettici. La depressione è frequente all'inizio dell'evoluzione. Gli inibitori dell'acetilcolina esterasi possono mostrare una certa efficacia sul deterioramento cognitivo, mentre la levodopa può apportare benefici per la sindrome parkinsoniana, se la sindrome allucinatoria e la disautonomia non ne impediscono l'uso. Si raccomandano anche misure non farmacologiche, in particolare la rimeditazione cognitiva in fase leggera, il trattamento dei disturbi comportamentali e la fisioterapia.

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Parole chiave : Corpi di Lewy, Disturbi del sonno, Sindrome disesecutiva, Disturbi visuospaziali, Fluttuazioni, Allucinazioni, Sindrome parkinsoniana, Ioflupane


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