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Procalcitonine - 17/08/09

[90-10-0755]  - Doi : 10.1016/S0000-0000(09)52245-0 
P. Rouzaire : Interne des Hospices civils de Lyon, J. Bienvenu  : Professeur des Universités, praticien hospitalier
Laboratoire d'immunologie, Hospices civils de Lyon, Centre hospitalier Lyon Sud, 165, chemin du Grand Revoyet, 69495 Pierre-Bénite cedex, France 
INSERM, U851, 21, avenue Tony-Garnier, Lyon, F-69007, France 
Université de Lyon, IFR128, 43, boulevard du 11 Novembre 1918, 69622 Villeurbanne cedex, France 

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Résumé

La procalcitonine (PCT), protéine de 116 acides aminés, est le précurseur de la calcitonine. Depuis une quinzaine d'années, elle suscite un grand intérêt clinique car elle apparaît être un marqueur précoce et sensible des infections bactériennes graves. Sa concentration reste généralement normale au cours des infections bactériennes localisées et lors des infections virales. Contrairement à la protéine C réactive (CRP), elle présente une spécificité vis-à-vis de l'infection car elle n'est pas ou très modestement augmentée au cours des maladies inflammatoires. Elle peut donc contribuer au diagnostic différentiel entre un état septique et une maladie inflammatoire ou virale. Ce marqueur constitue également un élément pronostique, car son augmentation est souvent corrélée à la sévérité de l'infection. De plus, la PCT reflète mieux la réponse aux traitements antibiotiques que la CRP : il s'agit d'un marqueur efficace pour guider l'antibiothérapie et ainsi limiter l'apparition de résistances bactériennes et diminuer le coût du traitement. La fonction biologique de la PCT n'est, à ce jour, pas encore clairement établie.

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Mots clés : Procalcitonine, Cytokines, Sepsis, Antibiothérapie guidée


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