Sistemi di contenzione esterna - 05/07/11
Riassunto |
Il gesso garantisce una buona immobilizzazione per il trattamento conservativo delle fratture o per la correzione progressiva delle deformità.
In uso dal XIX secolo, è il materiale di riferimento per i mezzi di contenzione esterna. Per questo tipo di immobilizzazione esistono regole ben codificate, che permettono di preparare un gesso “comodo” e ben tollerato; quest'ultimo può essere eseguito da un tecnico, ma sempre sotto controllo medico. Bisogna spiegare al paziente perché si è optato per il trattomento con il gesso e occorre informarlo della necessità di monitoraggio, da parte sua e del suo medico, per evitare le complicanze, in particolare la sindrome comportimentale e la tromboembolia.
Negli anni 70 del secolo scorso sono stati introdotti nuovi materiali sintetici di contenzione esterna, con specifiche indicazioni o da utilizzare dopo il trattamento con gesso. Rispetto all'ingessatura tradizionole, questi materiali sono più leggeri, più rigidi e radiotrasparenti, ma anche più difficili da confezionare e più costosi. L'immobilizzazione con mezzi di contenzione esterna è uno metodico terapeutica che può essere utilizzata nel trattamento conservativo o dopo intervento chirurgico.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : contenzione esterna, trattamento conservativo, apparecchio gessato, resine sintetiche
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