Artroscopia della tibiotarsica - 05/07/11
Riassunto |
L'artroscopia della tibiotarsica è divenuta un'importante modalità diagnostica e terapeutica per i disturbi cronici e post-traumatici della tibiotarsica. Una volta formulata una diagnosi clinica, è possibile procedere all'artroscopia per ottenerne conferma e trattare, di conseguenza, la patologia.
I problemi della regione anteriore comprendono: impingement osseo e dei tessuti molli, sinoviti, corpi mobili o ossificazioni. I disturbi localizzati più al centro, che originano da una lesione osteocondrale o da artrosi, possono essere diagnosticati e trattati in artroscopia, mentre i problemi posteriori, come la sindrome da impingement posteriore (os trigonum) o una tendinite del flessore lungo dell'alluce, possono essere trattati con un accesso a doppio portale con il paziente in posizione prona.
La tecnica di routine per le patologie anteriori e centrali viene effettuata in regime ambulatoriale, con il paziente in posizione supina. In dorsiflessione completa l'area di lavoro anteriore si apre e la maggior parte delle patologie è localizzata o può essere portata in tale zona. Non è necessario eseguire di routine la distrazione. Di solito sono sufficienti due portali anteriori primari.
Nei pazienti in cui la diagnosi preoperatoria non è definitiva, l'indicazione per un'artroscopia diagnostica è molto limitata.
I progressi compiuti di recente riguardano i miglioramenti tecnici di videocamere e strumentazioni, dell'artroscopia tendinea e dell'endoscopia del retropiede con una tecnica a doppio portale, con il paziente in posizione prona, per problemi posteriori della caviglia.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : tibiotarsica, artroscopia, lesione osteocondrale, artroscopia tendinea, artrosi, endoscopia del retropiede
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