Indicazioni rispettive di TC e di risonanza magnetica nella patologia encefalica - 01/01/01
Service de neuroradiologie, bâtiment Babinski, hôpital de la Salpêtrière, 47, boulevard de l'Hôpital, 75651 Paris cedex 13 France
Centre hospitalier universitaire Rangueil, 1, avenue du Professeur Jean-Poulhes, 31054 Toulouse France
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Riassunto |
La comparsa della risonanza magnetica (RM) all'inizio degli anni ottanta ha avuto un impatto considerevole sulla gestione dei pazienti con malattie neurologiche. La RM può essere considerata, al momento attuale, come la tecnica di imaging migliore per l'indagine di tutte le patologie dell'encefalo. La TC resta una tecnica interessante per l'indagine chirurgica d'urgenza dei pazienti che hanno lesioni vascolari cerebrali e/o per l'indagine dei pazienti che non sono in grado di collaborare. Nella patologia tumorale, la RM è più sensibile della TC e permette di ottenere informazioni importanti sull'estensione delle lesioni. La RM ha anche un ruolo fondamentale nell'esplorazione dei pazienti con malattia della sostanza bianca ed è sempre più utilizzata per valutare l'efficacia terapeutica nel corso di protocolli randomizzati. La RM ha anche modificato in modo molto importante il trattamento dei pazienti che hanno un'epilessia farmacoresistente. Nella patologia cerebrovascolare, benché non rappresenti un esame di prima istanza, la RM permette di ottenere informazioni molto importanti in molti casi e, inoltre, può essere affiancata alla realizzazione di un'angio-RM (ARM). La RM ha anche numerose applicazioni in altri tipi di patologie neurologiche, in particolare nella patologia infettiva e degenerativa.
Parole chiave : RM, TC, patologia cerebrovascolare tumori, patologia degenerativa
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