Neurobrucellosi - 01/01/01
Professeur de neurologie à la faculté de médecine
Mohamed Fredj : Assistant hospitalo-universitaire
Établissement public de santé Charles Nicolle, 1006 Tunis Tunisie
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Riassunto |
La brucellosi è una zoonosi maggiore, che colpisce in particolare i paesi del bacino mediterraneo. La Brucella melitensis è la più frequente e più virulenta. Il granuloma non caseoso è la lesione anatomopatologica suggestiva della brucellosi. L'infezione da brucellosi induce un'immunità cellulare, importante per la resistenza all'infezione, e un'immunità umorale, che consente una protezione e la diagnosi sierologica dell'infezione. L'interessamento del sistema nervoso, stimato tra il 3,5 e il 15%, può essere osservato nella fase acuta o cronica della malattia. Le manifestazioni neurologiche sono polimorfe e, spesso, plurifocali in uno stesso paziente. La meningite è molto spesso subacuta o cronica, la reazione meningea è costante con pleiocitosi linfocitaria e iperproteinorrachia. L'encefalite acuta diffusa può essere preceduta da un quadro di ipertensione endocranica. Le localizzazioni encefalitiche focali sono rare. Le manifestazioni vascolari sono dominate dagli accidenti ischemici transitori. Gli accidenti ischemici stabilizzati sono a volte secondari a degli emboli causati dall'endocardite da brucellosi. La mielopatia può essere di origine compressiva per spondilodiscite o aracnoidite. Le menigo-radicolo-neuropatie interessano soprattutto le radici dorsolombari. Le mononeuropatie sono più rare. La lesione dell'VIII paio di nervi cranici è frequente. La diagnosi dipende da un insieme di argomenti clinici e microbiologici tramite l'evidenziazione di anticorpi anti-Brucella, essenzialmente mediante la diagnosi di Wright nel sangue (superiore a 1/80) e il liquido cefalorachidiano (superiore a 1/32); l'isolamento della Brucella nel liquor è incostante. L'amplificazione dell'acido desossiribonucleico della Brucella attraverso la Polymerase Chain Reaction è un esame altamente sensibile e specifico. La terapia prevede l'associazione di due o tre antibiotici che hanno una buona penetrazione intracellulare e nel sistema nervoso centrale, per una durata minima di 3 mesi. Gli interventi di prevenzione primaria, che coinvolgano il settore agricolo e la medicina veterinaria, rappresentano il trattamento migliore.
Parole chiave : neurobrucellosi, Brucella melitensis, meningoencefalite, menigo-radicolo-neuropatia, pleicitosi linfocitaria, sierodiagnosi di Wright, PCR, terapia antibiotica
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