Nel giro di pochi anni il mondo della salute e quello della riabilitazione sono cambiati completamente per quanto riguarda la tecnologia e i rapporti sociali. La valutazione è diventata un punto centrale della politica sanitaria e una preoccupazione quotidiana degli operatori interessati a sviluppare la qualità delle cure. Anche il concetto di valutazione si è evoluto per coprire un campo ben distinto della ricerca, che richiede di essere sviluppato in quanto tale. I risultati della ricerca contribuiscono a stabilire dei riferimenti condivisi. Nel campo della riabilitazione, dove la relazione umana è presente per tutta la durata del trattamento, la valutazione prende in conto, sulla base di criteri, la soggettività e l'obiettività nei progetti del paziente, dei terapeuti e delle istituzioni. La volontà politica di sviluppo della valutazione nel campo della salute, che si declina (in Francia - ndT) dal lato qualitativo con l'Agence nationale d'accréditation et d'évaluation en Santé (ANAES) e dal lato quantitativo con il Programme de médicalisation du systéme d'information (PMSI) e con l'intermediario della Sicurezza Sociale, è data nelle pratiche di valutazione dagli attori che sono i pazienti e i curanti. Il miglioramento della qualità delle cure passa per questa esigenza di una valutazione «multivie» rinnovata senza posa, che si basa in gran parte sulle competenze dei curanti in una situazione clinica individuale.