L'esame neuropsicologico ha l'obiettivo di valutare il funzionamento cognitivo in seguito a una lesione cerebrale acquisita o dello sviluppo e in ogni persona che presenta un sintomo e/o un disturbo cognitivo. Questo articolo descrive la conduzione di un esame neuropsicologico nell'adulto, affrontando delle problematiche cruciali: la scelta dei test, l'interpretazione dei risultati e la trasmissione dei risultati al paziente, punti spesso discussi. La valutazione del funzionamento cognitivo non è anodina poiché concerne l'integrità della persona; essa deve, quindi, essere rispettosa dei vincoli clinici, in una preoccupazione etica e al servizio del paziente nel suo interesse clinico. Si tratta di un iter complesso condotto alla luce delle conoscenze neurologiche, provenienti dai paradigmi di psicologia sperimentale e basato su modelli teorici derivati dalla psicologia cognitiva. La valutazione neuropsicologica può essere affrontata sotto due angoli complementari: la valutazione cognitiva e la valutazione funzionale. Questo articolo affronta, in maniera non esaustiva, gli strumenti utilizzati in questi due approcci: i test psicometrici, la realtà virtuale, i questionari e le scale di osservazione.