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Hypodermites aiguës et chroniques - 01/01/00

[98-490-A-10]
Ernest Heid : Praticien hospitalier, professeur des Universités
Christian Chartier : Praticien hospitalier
Clinique dermatologique, Hôpitaux universitaires de Strasbourg, hôpital civil, 1, place de l'Hôpital, 67091 Strasbourg cedex France

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Riassunto

Les hypodermites se présentent comme des lésions nodulaires ou en plaques, sensibles à la palpation, pouvant être ou non inflammatoires, touchant avec prédilection les membres inférieurs. L'analyse clinique est souvent décevante. Seul l'érythème noueux a une séméiologie et une évolution caractéristiques. Des examens complémentaires sont indispensables, en particulier une biopsie cutanée intéressant la totalité de l'épaisseur de l'hypoderme. Les hypodermites septales sont caractérisées par une atteinte préférentielle des septums interlobulaires, sans vasculite ni panniculite. Elles comprennent deux affections : l'érythème noueux et l'hypodermite nodulaire subaiguë migratrice ou maladie de Vilanova-Piñol qui correspond à une capillarite des septums interlobulaires. Les hypodermites lobulaires comportent une atteinte primitive du lobule graisseux. Il s'agit d'un groupe hétérogène comptant une dizaine d'affections dont les plus fréquentes sont la cytostéatonécrose pancréatique et la maladie de Weber-Christian. Dans les hypodermites vasculaires, l'atteinte des vaisseaux est primitive. Il existe trois situations : les vasculites systémiques (périartérite noueuse, vasculites allergiques, vasculites granulomateuses), la vasculite nodulaire et les thrombophlébites nodulaires. Enfin, dans bon nombre de cas, les lésions anatomopathologiques sont globales, intéressant les lobules et les septums, sans que l'on puisse préciser les lésions initiales : on parle alors d'hypodermites mixtes.

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Hypodermites lobulaires


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