Contratture muscolari - 18/03/11
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Riassunto |
Le contratture muscolari corrispondono a una contrazione più o meno duratura e involontaria di uno o più muscoli, accompagnata da rigidità e resistente alla mobilizzazione passiva a causa della fibrosi muscolare. La fisiopatologia delle contratture si raggruppa in tre tipi: antalgiche e compensatrici, dove la contrattura riduce il dolore, algiche, dove il dolore crea la contrattura, e analgiche, che corrispondono a diversi tipi di contratture, principalmente alle retrazioni. Dal punto di vista semeiologico, le contratture si dividono in due gruppi: le contratture transitorie di insorgenza varia, irregolari (crampi), da sforzo (blocchi metabolici, malattia di Brody, ipertermia da sforzo) e perianestetiche (ipertermia maligna), di origine locale, osteoarticolare o muscolare, e le contratture progressive o croniche con le sindromi di iperattività centrale (uomo rigido) o periferica (neuromiotonia), le retrazioni iniziali (malattia di Emery-Dreifuss, malattia del collagene VI e colonna cervicale rigida, in particolare) e le retrazioni secondarie (distrofie muscolari progressive). Rimangono, infine, le contratture neurologiche (spasticità, tetano, disturbi somatoformi) e delle forme diverse di meccanismo incerto. Sono menzionati anche alcuni principi terapeutici.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Contratture muscolari, Miopatie metaboliche, Sindrome dell'uomo rigido, Retrazioni muscolari, Distrofie muscolari
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